Questo piccolo racconto di formazione e' una dichiarazione d'amore ad una terra piena di contraddizioni. Il piccolo Maurizio si trova come ogni estate a Cabras dai nonni e tra giochi e avventure scopre il significato di vivere in una comunita' dove ciascuno e' un "noi". Ma crescere vuol dire anche scoprire le contraddizioni della vita e dopo aver assistito al trasferimento in "continente" del padre per lavoro si trova coinvolto anche in una vicenda che spacchera' il paese in due. Questo libricino ben scritto e' una lettura piacevole, scorrevole e anche divertente. E' una dedica all'infanzia e alle amicizie di una vita e un bozzetto su una terra particolarissima e affascinante

La scrittura è sempre ottima, la storia si svolge a Cabras (Crabas in sardo) ed è una storia semplice e talora divertente di scontri paesani e di amicizie infantili più forti, per fortuna, di ogni scontro. Però ... secondo me non è all'altezza di Accabadora o Chirù. Aspettiamo i prossimi.

La lingua e i contenuti degli scritti di Michela Murgia non deludono mai. Questo racconto sull'infanzia, d'estate in Sardegna, rievoca quella di ciascuno di noi, con tutta la voglia di gioco, scoperta, avventura, ricerca di appartenenza. Anche per giovani lettori.

L'autrice scrive in modo eccellente e sa tenere viva la narrazione che affronta i temi socialmente molto importanti dell'amicizia e dell'inclusione. Molto formativo, soprattutto per ragazzi in età adolescenziale.