Impetuoso, lieve, sconvolgente, il vento soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, l'altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari, gli arbusti odorosi, ulula e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati.
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I ricordi condivisi sulla 'collina del vento' costituiscono radici profonde per la famiglia Arcuri, per la quale il Rossarco è luogo delle origini, simbolo di una terra che non si arrende, di un'etica forte. Così, quando l'archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l'invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale, le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che anni dopo sarà custode della collina e dei suoi segreti, ma spetterà a Rino, il più giovane, onorare la promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s'intreccia con la grande storia d'Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un'intera nazione nel sogno di un benessere illusorio.