Fra la poetica rievocazione dell'infanzia in Russia e le pagine lirico-visionarie del periodo americano, gli inediti scritti di Gala Dalì svelano l'intimità di quella donna misteriosa che fu la musa del Surrealismo, moglie di Paul Eluard e poi di Salvador Dalì; alimentando negli anni un'autentica leggenda.
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Scoperti nel 2005 in uno scrigno del castello di Pùbol, in Catalogna, dove Gala morì nel 1982, i frammenti del manoscritto originale, raccolti in quaderni, sono stati riordinati e tradotti dal francese dall'editore catalano Galaxia Gutenberg in collaborazione con la fondazione Gala-Salvador Dalì. L'edizione è correlata da tre interventi di critici spagnoli e riporta il fac-simile degli appunti originali, quegli appunti onirici che ci rivelano della mitica Gala un'imprevista e pudica sensibilità.
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