Roma, anni Settanta. Tre giovani malavitosi, il Libanese, il Freddo e il Dandi, con l'aiuto di un gruppo improvvisato di altri malandrini, fra cui il Nero - un nazista che si sente l'ultimo samurai - sequestrano e sopprimono brutalmente un ricco possidente. Incassato il riscatto, decidono di investirlo, tutti insieme, nel business dell'eroina.
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Nasce così un'organizzazione lucida e spietata che si sbarazza di tutti i rivali, assume il controllo assoluto del traffico di droga, impone a Roma la sua ferrea legge criminale, si allea con la Mafia e si guadagna la protezione di quegli uomini senza volto a cui lo Stato affida i lavori sporchi. Costantemente sulla loro scia è l'ambiguo commissario Scialoja, desideroso di acciuffarli ma anche attratto morbosamente da Patrizia, la 'puttana' del Dandi... Prima il Libanese e poi il Dandi muoiono nella spirale di vendette malavitose. Con la cantata del sorcio, tutti sono finiti in galera. Ma il Freddo, fuggito all'estero, torna per vendicarsi di chi gli ha ucciso l'amata e vuotare il sacco. Appena ammazzato Ciro Buffoni, viene freddato a sua volta, probabilmente dai servizi segreti. Il sacco, contenente gran parte della storia 'nera' d'Italia deglia anni '70 e '80, rimane sotto terra.