Susanne Bier ci ripropone lo schema di "Dopo un Matrimonio". Compagno fedigrafo che sconta il suo senso di colpa nel terzo mondo, dove tutto gli corrisponde, anche la violenza della guerra. In Danimarca una famiglia borghese, con villa, parco e nonna annessa, si confronta con il malessere generazionale. Il medico missionario cerca di insegnare la non-violenza ad adolescenti vittime/carnefici del bullismo scolastico. Ne esce un "quadretto" un pò ammuffito che non migliora con l'happy end...