Warren Schmidt è un uomo di 66 anni, dalla vita regolare e impostata. La sua è l'esistenza tipica dell'uomo comune: agente assicurativo per una grande compagnia, sposato da quarantadue anni con la stessa donna in cui stenta a riconoscere la fanciulla di un tempo, una casetta di quelle tipiche della provincia americana, un camper e una figlia.
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Il momento della pensione per Warren, schiavo di un lavoro dalle nove alle cinque, rappresenta uno strappo, difficile da riparare. L'ansia di scomparire senza lasciare alcun segno di sé cresce in lui ogni giorno di più. Per sfogarsi dei quotidiani malumori e della frustrazione di una vita spesa inutilmente, adotta un bambino a distanza cui invia lunghe lettere nelle quali vomita tutta la sua rabbia senza remore. Sembra quasi in fase di adattamento, quando l'improvvisa morte di sua moglie lo fa scivolare in uno stato di abbandono che sembra senza ritorno. Cercherà conforto nella figlia, ma questa è troppo impegnata coi preparativi del suo matrimonio. Incapace di starsene fermo decide di anticipare la sua partenza per Denver, dove si celebreranno le nozze...(fonte: 35mm.it)