Nel 1867, mentre le truppe di Garibaldi si avvicinano a Roma per annetterla al nascente stato italiano (saranno poi sanguinosamente sconfitte a Mentana), Monsignor Colombo da Priverno, giudice della corte papale, medita di dimettersi, disgustato dai guasti del potere temporale del Papa. Una notte, la caserma Serristori viene fatta saltare, provocando la morte di 23 guardie zuave.
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Vengono arrestati tre giovani rivoluzionari. Monsignor Colombo scopre che una fugace avventura sessuale di venti anni prima aveva dato origine ad un figlio, che è uno dei tre arrestati. Grazie alla sua influenza lo farà liberare, e ingaggerà una aspra battaglia legale per far liberare anche gli altri due.