bello.. maledettamente moderno ...

Verona Beach. Romeo Montague e Juliet Capulet s'innamorano sfidando l'odio reciproco delle loro famiglie, bianca e aristocratica quella di lui, latino-americana quella di lei: ma il loro amore è destinato alla morte. Versione adrenalinica, acida e kitsch, riambientata in una sorta di Los Angeles in miniatura sconvolta dal razzismo. Pur recitata con le parole originarie del poema di Shakespeare, questa versione cinematografica della tragedia inglese rivela l'intento di cercare una cifra comprensibile alle giovani generazioni globalizzate. Il regista australiano Buz Luhrmann sembra rievocare alcune sequenze del musical "Jesus Christ Superstar"; non a caso firmerà l'altro film musicale "Moulin Rouge" anni dopo. Per i giovanissimi protagonisti, Leonardo Di Caprio e Claire Danes, fu la consacrazione. Colonna sonora in puro stile anni Novanta, felice amalgama classica -pop.

Una delle prime opere dell'originale e visionario regista Baz Luhrman, che reinterpreta in chiave postmoderna un capolavoro della letteratura mondiale. Eccentrico, coloratissimo (la fotografia che è caratteristica del regista), eccessivo ma mai pacchiano (bensì si percepisce lo spirito anticonvenzionale), ho adorato ogni fotogramma e ogni dialogo (la cui aderenza al testo originale stride meravigliosamente con tutto il contorno) ottimamente reso. Bravi i due protagonisti, meritata la candidatura all'Oscar per la scenografia.