Il volume descrive il sito archeologico delle terme di Diocleziano e, in particolare, le sculture di bronzo, poste in mostra dal 1991 nella sala Ottagona. Le terme sono ubicate nella pianura posta all’estremità orientale del Quirinale e del Viminale e furono realizzate in prossimità di zone altamente abitate e carenti di un adeguato stabilimento termale pubblico.
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L’opera ripercorre le varie fasi che precedettero l’inizio dei lavori di costruzione e indica quali furono gli edifici pubblici e privati che furono smantellati per realizzarli. La descrizione dei vari ambienti, tra cui la piscina termale, le due palestre, i sistemi di approvvigionamento dell’acqua e dell’impianto di riscaldamento termale, offrono una descrizione storico-artistica del monumentale complesso. Inoltre sono raccontati i gravi danni e le continue manomissioni e trasformazioni che, nel corso dei secoli, ha subito nei suoi ambienti interni ed esterni l’intero complesso che fu trasformato per altre diverse funzioni. In particolare sono elencati le trasformazioni a cui, nel corso del Novecento, è stata sottoposta l’aula Ottagona fino alla sua ultima assegnazione a sede espositiva di copie di opere dell’arte greca classica ed ellenistica tra le quali sono esposte le due statue in bronzo rinvenute congiuntamente alle pendici del Quirinale e rappresentanti un principe ellenistico dall’aspetto giovanile e vigoroso e un Pugile delle terme seduto su un sedile di roccia. Gli archeologi, nel passato, hanno identificato le due statue come appartenenti ad un medesimo gruppo rappresentante i Dioscuri ma, le considerazioni di tipo stilistico e cronologico attuali, rendono tale ipotesi non veritiera.
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