Cèncio è un grosso contadino, che vive in un paesetto della Bassa Maremma, inesistente ma nel quale si parla il dialetto tarquiniese. La moglie l'ha abbandonato, i figli grandi vivono lontano, la sua vita sembra aver preso un immutabile, tranquillo cammino. Ma poi gli uccidono il Sor Pippo, il somaro, e altri omicidi di animali, umani e non, lo spingono ad indagare.
[...]
Fra pericoli e misteri, tra fantasmi sorti dal passato, antiche passioni e rancori, si troverà, quasi senza accorgetesene, alle soglie di una nuova vita, nella quale riappariranno perfino amori lontani. E alla fine la soluzione sarà quella adatta alla particolare mentalità maremmana, lontana da ogni ufficialità.
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