La percezione di sé, da parte di un bambino «diverso» (immigrato o disabile), è influenzata non solo dailo sradicamento dal proprio Paese d'origine o dalle ridotte capacità determinate da una patologia, ma anche dalle rappresentazioni che di tale condizione hanno quelli che entrano in contatto con lui.
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Quello che un bambino pensa di sé dipende infatti, in gran parte, da ciò che legge negli occhi degli altri, nei quali egli si rispecchia e si riconosce. Allora è lo sguardo degli altri, nei suoi confronti, che va educato, curato e coltivato. Questo libro tratta argomenti utili a favorire la cultura dell'accoglienza e un'etica delta responsabilità e Lo fa in veste di manuale operativo, capace di offrire con leggerezza, quella dei giocattoli e delle fiabe, strumenti preziosi per cogliere in ogni diversità un'opportunità.