Per illustrare i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga, l'autore ha scelto un linguaggio insolito: quello delle favole. Nel mondo immaginario dei brevi racconti che compongono il volume, gli oggetti si ribellano, le scuole insegnano cose false, due gemelli sono costretti a scambiarsi un'unica faccia e uomini con tre gambe non vedono la luna.
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In questo mondo la magia è negli occhi di chi guarda, nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza di un bambino, di chi gioca a chiedersi "perché" sapendo che ogni risposta cela sempre in sé una nuova domanda. Perché è proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce la riflessione filosofica.