Nel giugno 1942, alcuni ragazzi ebrei fuggiti dalla Germania, dall'Austria e dalla Jugoslavia, per sottrarsi alle persecuzioni dei nazisti giungono a Nonantola e per quindici mesi si rifugiano a Villa Emma, una residenza di campagna.
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Alla guida del gruppo di ragazzi vi è Josef Indig Ithai, l'autore di queste memorie, che, dopo varie peregrinazioni, nel 1945, riesce a condurli sani e salvi in Palestina, grazie anche al ruolo svolto dalle organizzazioni ebraiche di assistenza all'immigrazione giovanile. Le memorie vanno dalla primavera 1941, quando Indig Ithai incontra i ragazzi a Zagabria, fino all'annuncio della loro accoglienza in Svizzera, poco dopo l'attraversamento della frontiera. Durante il periodo del soggiorno a Villa Emma essi ricevono un'istruzione, sia teorica che pratica, e vengono educati all'idea sionista in prospettiva del loro futuro in Palestina. Attraverso le vicissitudini incontrate da un gruppo di ragazzi in fuga, si offre uno spaccato del movimento giovanile sionista negli anni Trenta e Quaranta. Questa edizione è basata sulla prima versione in tedesco del 1945, confrontata a sua volta con quella ebraica pubblicata nel 1983. In appendice la "Memoria di Osijek" e un glossario di termini ebraici. (A5)