Seconda edizione delle memorie di Settimia Spizzichino, ebrea romana catturata il 16 ottobre 1943 durante il rastrellamento degli ebrei del Portico d'Ottavia a Roma.
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Dopo un viaggio allucinante durato cinque giorni arriva nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau; nell'inverno del 1945 viene trasferita a Bergen- Belsen, dal quale farà ritorno alla fine della guerra come unica donna superstite dei 1022 ebrei razziati il 16 ottobre. Tornata in Italia tiene una fitta corrispondenza con i parenti delle vittime dei campi di detenzione. Dopo cinquant'anni, dopo aver partecipato ad incontri con i giovani, ad iniziative e trasmissioni televisive sulla deportazione, dopo pellegrinaggi nei lager, decide di riordinare le sue memorie e di pubblicarle. In appendice contiene "Settimia, cittadina onoraria di Cava"; "Quell'ultimo viaggio ad Auschwitz"; "Dalle fabbriche di morte, il senso della vita"; "Le parole del ricordo", con gli interventi di Walter Veltroni, Francesco Rutelli, Isa Nepi Olper, Teresa Avallone, Federica Clarizia e Franco Bruno Vitolo. Contiene bibliografia. (A5)