Una raccolta di racconti brevissimi, alcuni astratti, tanto da lasciare il lettore "spiazzato" per la loro assurdità, altri ironici, amari o velati di tristezza. I protagonisti sono personaggi tratti dalla realtà quotidiana di Israele che però spesso sfuma, si trasforma, assumendo una dimensione irreale o surreale.
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Vicende semplici, quotidiane, si alternano a racconti in cui si intrecciano trame fantastiche o paradossali. Ciò che accomuna i protagonisti dei racconti è la loro carica umana, la loro forza emotiva, ma anche il loro senso di malessere esistenziale e di disorientamento. Etgar Keret è uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di scrittori israeliani e l'autore più amato dai giovani. Le storie di questa raccolta, già pubblicata dalle Edizioni E/O con il titolo "Io sono lui", sono percorse da surrealismo e senso dell'assurdo, forse i soli strumenti con cui si può raccontare una realtà così paradossalmente tragica come quella di Israele oggi.
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