Gianni Rodari parla spesso di pace nei suoi racconti, perché visse appieno le bruttezze della seconda guerra mondiale. In questa storia lo Stragenerale Bombone Sparone Pestafracassone decide, per vincere la guerra ma in mancanza di bronzo per i canoni, di tirare giù tutte le campane e fabbricare un unico gigantesco canone.
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Dunque: tutti pronti a tapparsi le orecchie nel momento in cui il comandante ordinasse di fare fuoco! E invece, non il temibile “BUUUMMMM” che tutti si aspettavano con tanta ovatta nelle orecchie, perchè avviene un festoso concerto di campane e, di trincea in trincea, si diffonde una melodia fatta di tanti “Din, Don, Dan”. Poi, con ancor più grande stupore, ai “Din, dan” dei cannoni, “Don” rispondono i cannoni del nemico, perché anche l’altro comandante aveva avuto la stessa idea di fabbricare con il bronzo fuso da tutte le campane un unico grande canone. E che festa tra i soldati delle due fazioni, che danzavano per questa pace scoppiata!! I due generali non poterono far altro che correre lontano, fino a consumare tutto il carburante delle loro automobili, eppure... niente! il suono delle campane li raggiungeva comunque.