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15/09/2020
Non è semplice convivere coi propri fantasmi
“Oggi il noir è il genere più titolato a raccontare la realtà in cui viviamo che è fortemente anormale, ossessiva, illegale”: sono le parole con cui viene presentato questo romanzo; nel quale, come sottolineato da Gabiele Salvatores (in prima di copertina), incontriamo “un investigatore donna che indaga su se stessa”. Perché, al di là delle varie indagini che riguardano i propri clienti, il vero mistero che ossessiona e condiziona (avvelena) l’animo di Giorgia Cantini riguarda la propria famiglia: il suicidio della propria sorella minore, innanzitutto, ma anche la morte della madre. Trattandosi primariamente di un viaggio all’interno di se stessi, della propria anima e delle proprie angosce, sono proprio le storie narrate e la forza dei personaggi gli aspetti maggiormente interessanti; la ricerca e lo svelamento della verità (anzi, delle verità) accompagnano e ben delineano lo svolgersi di questo noir. Se a questa caratteristica (questa prospettiva) si aggiunge il taglio narrativo, caratterizzato da una scrittura “fulminea e asciutta” (come correttamente evidenziato dalla presentazione), ben si comprende perché Salvatores ne abbia voluto trarre un film nel 2005; cui nel 2008 ha fatto seguito una mini serie televisiva in cinque puntate (sempre con Angela Baraldi nel ruolo di protagonista). Una interessante opera prima nel genere per questa scrittrice e musicista.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato