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1 / 1 utenti hanno trovato utile questo commento05/02/2021
Solo Dio ha il diritto di svegliarmi [cit.]
Per quello che può valere, il libro è catalogato fra quelli dedicati alla letteratura per ragazzi. Sappiamo che questa classificazione non ha molto significato e risponde spesso esclusivamente alla necessità dell’uomo di inventariare, sistematizzare, vado in libreria e chiedo: avrei bisogno di un libro per ragazzi, che cosa mi consiglia? E il libraio sa verso quali scaffali indirizzarvi… Comunque sia, questo romanzo breve fa parte di una serie detta “Ciclo dell’Invisibile” [Milarepa, Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano – bellissimo film con Omar Sharif- Oscar e la dama in rosa, Il bambino di Noè e altri, l’ultimo dei quali -Félix e la fonte invisibile- è uscito nel 2019]. Scrivere è una cosa da adulti, soltanto una bugia per abbellire la realtà, come dice Oscar, il bambino protagonista di questa storia che parla di vita e di morte, di amore e di Fede. Oscar è un decenne affetto da una malattia incurabile e ben consapevole che l’ospedale non è soltanto un luogo in cui si viene per guarire ma anche, a volte, per morire. Come rendere accettabile questa inevitabile fine se non inventando una corrispondenza, addirittura con Dio o recuperando il rapporto con i suoi genitori? Un bel libro che, in poche pagine, riesce a condensare i grandi temi dell’esistenza, con leggerezza ma molta serietà di intenti. Oscar sarà aiutato, in questo percorso di riappropriazione fantastica della sua troppo breve vita, dall’anziana Signora del titolo -la dame rose- autentica mentore, maestra di vita e wrestling immaginario. Dodici lettere e una quantità di stimoli riflessivi per il lettore, adulto o no.Hai trovato utile questo commento?SI NO | Segnala come inappropriato