Racconto dello sterminio nazista visto attraverso gli occhi di tre donne sopravvissute al campo di concentramento femminile di Auschwitz-Birkenau. Le interviste alle deportate Liliana Segre, Goti Bauer, Giuliana Tedeschi forniscono una testimonianza della vita nei campi di prigionia in ambito esclusivamente femminile.
[...]
Le tre donne raccontano gli orrori e le umiliazioni subite nel corpo e nell'anima da parte di altre donne, cioè dalle sorveglianti del campo, della brutalità proveniente da altre donne. Parlano della femminilità ferita nel suo significato più profondo, della capacità di resistenza in un mondo dove non c'è più nulla di umano. L'unica cosa che resta è la solidarietà tra compagne, sia psichica che fisica, la presenza dell'una per l'altra, a questo punto l'unica cosa che conti veramente.(A5)