Affabulazione è una tragedia nella quale Pasolini reincarna il simbolo ossessivo e oppressivo del potere nella personalità del protagonista. Il dramma, suddiviso in otto episodi, un prologo ed un epilogo è incentrato sulla figura di un padre che prova un’oscura attrazione per il figlio di cui invidia la giovinezza e la potenza sessuale.
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La trama descrive i vari momenti in cui il padre tenta degli approcci con il figlio fino a, quando, l’uomo oramai consapevole dello “scandalo” della propria condizione, lo uccide. La seconda tragedia contenuta nel volume si diversifica da Affabulazione, in quanto non è un dramma “dialettico” contro il Potere, ma è un dramma epico-lirico sul Potere e sulla sua ascesa. La tragedia inizia con il ritorno di Oreste ad Argo che cerca di imporre nella città il culto di Atena, dea della Ragione, simbolo del progresso. A questa situazione si oppone Pilade che invece crede che la più grande attrazione è il passato che si conosce e si ama. Le loro divergenze sfociano in uno scontro nel quale soccombe il timido e “diverso” Pilade che è costretto a lasciare la città.
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