Che la lettura sia in pericolo è evidente a tutti. Al punto che la nostra è stata considerata una delle più radicali epoche di de-alfabetizzazione. Televisione, nuovi media, consumi culturali alternativi, Internet, e quanto altro si vuole, rappresentano fonti di sapere che, pur implicando una certa quota di lettura, non sono più "lettura felice".
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Nel libro Detti passa in esame critico la lettura con le sue proprietà, ma non esita a costruire la cartografia completa dei media che la minacciano.