Diviso in tre sezioni d'ineguale lunghezza, il libro testimonia ancora su ciò che il poeta sente come il dono più alto dell'esperienza: la magia della luce, l'amore, la meraviglia delle cose cangianti e di quelle che resistono al tempo; ma ci parla anche nuovamente, di male, d'insonnia, di esilio, d'inferno e di morte.
[...]
mentre nel testo finale, il poeta chiede tristemente e coraggiosamente congedo ai suoi lettori, la poesia d'apertura li richiama a ciò che dura e durerà sempre, attraverso e oltre tutti i dubbi e i dolori: la vita.
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