Louise Jacobson ha diciassette anni, quando nell'agosto 1942 viene arrestata dalla polizia francese, con l'accusa di non aver esibito la stella distintiva degli ebrei, e condotta nella prigione di Fresnes, poi nel campo di raccolta di Drancy e, nel febbraio 1943, deportata ad Auschwitz, da cui non farà più ritorno.
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Le sue lettere, custodite per anni dalla sorella maggiore, Nadia Kaluski, sono state scritte durante la detenzione a Fresnes e a Drancy. Da esse trapela, oltre alla costante preoccupazione per la madre, a sua volta arrestata in seguito a delazione, la forza indomita della sua personalità che le consente di annotare e trascrivere tutto quello che vede. Alle lettere di Louise segue una sezione di documenti che presenta una storia analoga. Il resoconto della giovane liceale Sarah Lichtsztejn e di sua madre, entrambe arrestate e deportate nel 1944 a Drancy e poi ad Auschwitz, si focalizza sulla violenza della deportazione: gli arresti, le retate, la folla, la paura e la brutalità. (A5)