Un libro commovente, legato profondamente ai ricordi della scrittrice quando, bambina, era approdata in Sicilia, al termine della terribile sperienza dei campi di concentramento giapponesi. Un romanzo autobiografico che fa i conti con la sua famiglia nobile e con una terra bella e terribile insieme. La Bagheria delle ville settecentesche si scontra con il paese moderno, sopraffatto purtroppo dalla speculazione edilizia del dopoguerra.