I teatri dell’ultimo mezzo secolo sono porti che hanno accolto grandi avventure umane e sceniche. Questo non è quindi un saggio di storia del teatro o di critica teatrale, ma un viaggio alla ricerca del meraviglioso, di quella particolare croce costituita dal teatro e dalla spiritualità.
[...]
La scena è il luogo in cui avviene la trasformazione dell’esoterico in essoterico, un’epifania di verità spirituali. Il dio genera il gran teatro del mondo e l’uomo creatore lo imita, creando a sua volta l’arte della scena. Il pubblico osserva la rappresentazione ed è osservato dalla divinità. In questo gioco di sguardi si compie l’opera alchemica. Da Carmelo Bene a Pierre Klossowski, da Giorgio Strehler a Luca Ronconi, da Tadeusz Kantor a Jerzy Grotowski, da Peter Brook a Leo de Berardinis, dalle avanguardie romane degli anni Sessanta-Settanta, alla sperimentazione del decennio successivo, attraversando Georges Ivanovic GurdjiefF, Madame Blavatski, Rudolf Steiner, Arthur E. Powell, Elémire Zolla, Claude Lévi-Strauss, dalla storiografia teatrale classica alle biografie di attori e registi, alle testimonianze dei protagonisti e alla diretta esperienza di sala dell’autore, il velarium nasconde il segreto del rapporto tra visibile e invisibile.