biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

domenica

24

aprile

What's New? Le novità in Biblioteca

lunedì

18

aprile

domenica

24

aprile

What's New? Le novità in Biblioteca

18 - 24 aprile 2022

Consigli di lettura

Buongiorno lettori! Oggi con la rubrica What’s New?, conosceremo Le impazienti di Djaïli Amadou Amal – Solferino 2021.

Camerun, Regione del Nord: tre donne, tre matrimoni, un unico destino. Ramla ha diciassette anni ed è costretta dal padre a lasciare gli studi e a sposare un uomo di cinquanta. Crede che sua cugina Hindou sia più fortunata di lei, perché il suo promesso sposo Moubarak di anni ne ha solo ventidue, e non è brutto, tutt'altro. Ma sbaglia, perché Hindou sa bene di che pasta è fatto suo cugino e qualsiasi sorte sarebbe per lei meglio che essere data in sposa a lui. Safira, trentacinque anni, per ventidue è stata la prima e unica moglie di Alhadji Issa, l'uomo più importante della città. Fino al giorno in cui Ramla non entra in casa sua come «co-sposa», e i suoi occhi cominciano a consumarsi dalla gelosia. Per nessuna di loro c'è una via di fuga, una strada diversa che non le consegni all'istante alla riprovazione sociale, alla gogna pubblica. Inevitabile, leggendo, empatizzare con le protagoniste. Non soltanto perché abbiamo già conquistato molti dei diritti a loro negati e percepiamo la loro situazione come un’ingiustizia, ma anche perché il messaggio è più universale: ci mette in guardia dal subdolo consiglio, che in realtà è una minaccia, di portare pazienza. Munyal: pazientare, accettare le cose, sacrificarsi, non lamentarsi, nascondere le violenze, sottomettersi sempre. Questa costante censura della libertà, che inizia con il privarle del diritto di consenso, viene imposta alle donne per tutta la vita. Le protagoniste del romanzo, ciascuna a modo suo, ciascuna con esito diverso, si ribellano a questo dogma.

Djaïli Amadou Amal 45 anni, di madre egiziana e padre fulani, è originaria del Camerun. Data in sposa a diciassette anni a un cinquantenne di buona famiglia, riesce a liberarsi del primo e poi anche del secondo marito, fuggendo a Yaoundé. Qui comincia una nuova vita lavorando, scrivendo e fondando un’associazione per l’istruzione femminile (Femmes du Sahel): diventa la «voce dei senza voce». Nel 2010 il suo Walaande, l’art de partager un mari le attira l’attenzione del pubblico e delle istituzioni. Le impazienti, il suo terzo libro, esce in Camerun nel 2017 e nel 2019 riceve il Prix Orange du Livre en Afrique. L’edizione francese, per Emmanuelle Collas, è stata finalista al premio Goncourt e si è aggiudicata il Goncourt des Lycéens nel 2020.

Fa parte di

What's new? Le novità in Biblioteca