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21 - 27 gennaio 2021

Consigli di lettura

Cari lettori, questa settimana vogliamo proporvi i romanzi di Valérie Perrin, autrice non molto conosciuta fino al grande successo del suo romanzo Cambiare l'acqua ai fiori, dovuto soprattutto al passaparola dei suoi lettori. Proprio grazie a questo grande successo la casa editrice Nord ha deciso di ripubblicare Il quaderno dell'amore perduto, romanzo d'esordio della Perrin, uscito nel 2015.

 - Cambiare l'acqua ai fiori - E/O, 2019

 La recensione di Elena Masuelli (La Stampa TuttoLibri, 13 luglio 2019):

La custode di tombe cura i fiori e le vite degli altri

Se credete nel potere taumaturgico dei libri e non avete paura di riconoscervi in una storia, correte il rischio di commuovervi, di riaprire ferite faticosamente sanate e trovare sorrisi fra le lacrime, leggete Cambiare l'acqua ai fiori di Valérie Perrin. La sua protagonista, Violette Toussaint, è la guardiana del cimitero di una cittadina della Borgogna. Ci è arrivata dopo avere per anni lavorato come addetta a un passaggio a livello, l'esistenza scandita prima dal passare dei treni poi dalla sofferenza degli altri. Discreta e gentile si prende cura delle tombe, delle persone che le vanno a visitare, di gatti e cani dei morti che hanno seguito fino li i loro padroni e non se ne sono più andati. Accoglie vedove e amanti, consola parenti e amici con una chiacchiera o il silenzio, una tazza di tè, un bicchiere di buon vino. Mai una lacrima davanti a loro o durante una sepoltura. Semmai ascoltando La chanson des vieux amants, la musica accompagna le sue giornate. Chiuso il cancello «il tempo è solo suo», toglie il guardaroba «inverno» a tinte neutre sotto cui nasconde quello «estate» a colori vivaci e rilegge come un mantra Le regole della casa del sidro. Le tende sono il confine tra la sua vita e la tristezza dietro le finestre. È sola dopo che il marito è partito per un viaggio anni prima e non è più tornato. Nel suo orizzonte pochi uomini, i necrofori, gli addetti alle pompe funebri, il parroco. Fino a quando si presenta un poliziotto di Marsiglia: la madre ha lasciato scritto nelle ultime volontà che le sue ceneri riposino sulla tomba di un avvocato a lui sconosciuto, sepolto nel cimitero. Aprire il registro su cui Violette annota i particolari di ogni funerale vuole dire spalancare la verità anche sulla sua di vita. Abbandonata alla nascita, cresciuta in famiglie affidatarie in cui ha cercato solo di non disturbare per poter restare, il matrimonio da adolescente con un uomo bellissimo ed egoista che le ha dato quel cognome che ha segnato il suo destino: Toussaint, «Ognissanti», in Francia il giorno dei defunti. E l'unica gioia vera, la figlia Léonine a cui però è successo qualcosa, poi si sa: «più grande la disgrazia, più eroico è il vivere». Lei lo ha trovato il suo modo eroico. In quel fazzoletto di terra guarda famiglie che si stringono nel lutto e altre che nemmeno il dolore riesce a riunire, percepisce sollievo e risentimenti, raccoglie foglie secche e ricordi. Ha imparato ad accudire le piante per coltivare l'esistenza, per «permettere alla vita di avere il sopravvento». Una storia che con toni lievi preme sul cuore, Violette è una protagonista che fa bene e non somiglia a nessun'altra". Il libro, nel 2018, ha vinto il Prix Maison de la Presse, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi”.

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Per essere felici non si deve nascondere la tristezza - (Intervista a Valérie Perrin di Antonella Fiori - testata F del 16 settembre 2020)

Il quaderno dell'amore perduto - Edizioni Nord 2020

Perrin racconta la storia della ventenne Justine, orfana di entrambi i genitori, infermiera in una casa di cura in una piccola città francese dove è ospite l’anziana Helene. Dal loro incontro nascerà un legame indissolubile, e la speranza di Justine in una seconda opportunità.
"La vita riserva sempre una seconda occasione di felicità".

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?
Una storia delicata e commovente, un'autrice capace di descrivere con efficacia e tenerezza ogni sfaccettatura dei sentimenti: sono questi gli elementi che hanno conquistato la critica e che rendono Il quaderno dell'amore perduto un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore.

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Cari lettori a giovedì prossimo.

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