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Ti svelo un libro: i dialetti
Rubrica online di consigli di lettura
Questa settimana la rubrica Ti svelo un libro vi porta nel mondo dei libri scritti in dialetto in occassione della celebrazione della Giornata nazionale del dialetto e della lingua locale, che ricorre il 17 gennaio. Istituita nel 2013 dall’Unione Nazionale delle Pro Loco, la giornata intende salvaguardare e valorizzare la varietà linguistica presente in Italia come un vero e proprio patrimonio culturale.
I dialetti testimoniano la ricchezza della diversità culturale, rappresentando sia i differenti modi di esprimersi sia le varie identità locali e le tradizioni tramandate attraverso le generazioni.
Il dialetto è parte della nostra cultura, è un qualcosa a cui anche i grandi autori si sono dedicati. Per questo come cosiglio di lettura vi proponiamo la celebre vicenda dei ragazzi romani del grande Pasolini e una storia di giovinezza e ricerca di felicità tra dialetto e lingua ambientata nella bella Napoli.
Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini (audiolibro, Emons Audiolibri, 2014 )
Nelle periferie di una Roma postbellica, Pasolini ci racconta i risvolti comici, tragici e grotteschi delle giornate di un gruppo di ragazzi di borgata. Un romanzo simbolo di una trasformazione epocale del nostro paese, che mette in scena con struggente tenerezza il rito crudele del passaggio dall'infanzia alla prima giovinezza.
CITAZIONE: “Nel frattempo il Riccetto aveva scoperto in una casetta un deposito di armi e s’era messo un mitra a tracolla e due pistole alla cintola. Così armato fino ai denti montò in groppa al cavallo”
Uvaspina di Monica Acito (ebook, Bompiani, 2023 )
Uvaspina è nato con una voglia sotto l'occhio sinistro, e si è abituato presto a essere chiamato con quel nome che lo identifica con la sua macchia. A quasi tutto è capace di abituarsi, soprattutto a sua sorella Minuccia, che è come uno strummolo, una trottola capace di ferire. Ma l’incontro col pescatore Antonio cambierà per sempre il suo destino.
CITAZIONE: “E Pasquale Riccio avrebbe visto la Spaiata in tutti i tramonti rossi e in tutte le nuvole che nascevano e sorgevano su Nisida, Pozzuoli e Bacoli: perché era vero che si chiamava la Spaiata, ma i colori del cielo lei li riusciva sempre ad appaiare”
Prossimo appuntamento il 21 gennaio!
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