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Teatro dell'Opera – Stagione 2024/2025
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VOLTI DEL POTERE
LA STAGIONE 2024-25 DELL’OPERA DI ROMA
l debutto di registi internazionali come Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito, oltre al ritorno a Roma di Richard Jones, Deborah Warner, Valentina Carrasco e Pierre Audi. L’omaggio a celebrati coreografi come John Cranko, Pierre Lacotte e Roland Petit. La riproposta di capolavori creativi di Renato Guttuso ed Emanuele Luzzati. L’eccezionale impegno del direttore musicale Michele Mariotti, che propone quattro diverse produzioni operistiche e due concerti. Bacchette come quelle di James Conlon, Henrik Nánási, Rinaldo Alessandrini, Roberto Abbado, Omer Meir Wellber. Grandi voci della lirica come Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Angela Meade, Luca Salsi, Corinne Winters, Yusif Eyvazov, Gregory Kunde, Gaëlle Arquez, Erwin Schrott, Ian Bostridge e Alex Esposito, affiancati da star emergenti come Anastasia Bartoli, Mariangela Sicilia, Carlo Vistoli, Mattia Olivieri, Maria Kataeva e Joshua Guerrero. Danzatori come Nicoletta Manni, Friedemann Vogel, Madison Young, Julian MacKay, Javier Rojas, Olga Smirnova, Iana Salenko e Igor’ Cvirko. Titoli del grande repertorio come Simon Boccanegra, Carmen, Tosca, L’italiana in Algeri e Lucrezia Borgia. La prima volta a Roma di un capolavoro barocco come Alcina di Händel. Spazio al Novecento e al contemporaneo con Il prigioniero di Dallapiccola, celebrato nei cinquant’anni dalla scomparsa, e The Turn of the Screw di Britten, oltre alla prima rappresentazione in Italia di Adriana Mater di Kaija Saariaho. Titoli poco frequentati come Il re pastore di Mozart o Il diario di uno scomparso di Janáček proposti al Teatro Nazionale. Concerti sinfonici con direttori come James Conlon, l’emergente Diego Ceretta ed Esa-Pekka Salonen, ospite con la Philharmonia Orchestra di Londra.
È la stagione 2024/25 della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, la cui immagine è stata affidata a un grande artista figurativo come Francesco Vezzoli, scelto in collaborazione con il MAXXI, che ha realizzato una serie di evocative opere volte a rappresentare con la sua dirompente poetica i titoli in cartellone.
Il cartellone si presenta quindi con 11 nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 12 titoli operistici, 7 balletti e 6 concerti. Tre titoli di opera, uno di danza, un concerto e 17 serate complessive in più rispetto allo scorso anno. La stagione sarà seguita, nell’anno del Giubileo, dal festival estivo, la cui programmazione è interamente affidata a Damiano Michieletto: una nuova sfida e un’inedita forma di collaborazione per il regista e il Teatro dell’Opera di Roma, che tra i titoli proposti vedrà una nuova produzione di West Side Story di Bernstein diretta da Mariotti con la regia dello stesso Michieletto.
Di seguito, il programma degli eventi e le riduzioni. Per avere tutti i dettagli di ogni incontro, visita la pagina dedicata.
OPERA
La Carmen secondo Renato Guttuso per la bacchetta di Omer Meir Wellber
Opera in quattro atti
Musica di Georges Bizet
Prima rappresentazione 21 giugno 2025
Repliche: 22, 24, 25 e 28 giugno 2025 - riduzione del 10% // 26 e 27 giugno 2025 - riduzione del 20%
Deborah Warner firma The Turn of the Screw con la direzione di Nánási
Opera in un prologo, due atti e sedici scene Op.54
Musica di Benjamin Britten
Prima rappresentazione 19 settembre 2025
Repliche: 23, 25, 27 e 28 settembre 2025 - riduzione del 10%
Adriana Mater di Kaija Saariaho in prima italiana con la regia di Peter Sellars
Opera in due atti e sette scene
Musica di Kaija Saariaho
Libretto di Amin Maalouf
Prima rappresentazione 9 ottobre 2025
Repliche: 11, 12, 14 e 16 ottobre 2025 - riduzione del 19%
Lo Stabat Mater di Romeo Castellucci
Musiche di Giovanni Battista Pergolesi e Giacinto Scelsi
Direttore Michele Mariotti
Sede spettacolo Terme di Diocelaziano
La nuova proposta del Teatro Nazionale
Prosegue l’indagine dei repertori meno frequentati con produzioni pensate appositamente per lo spazio del Teatro Nazionale. Il primo titolo in scena, dal 14 al 23 maggio, è Il re pastore, composto da un Mozart appena diciannovenne su libretto di Pietro Metastasio. La regia del nuovo allestimento è affidata a Cecilia Ligorio, che debutta con la Fondazione Capitolina, mentre la direzione a Manlio Benzi. Tra gli interpreti Juan Francisco Gatell.
Segue, dal 18 al 24 ottobre 2025, un dittico che unisce Diario di uno scomparso di Janáček – in continuità con la proposta del compositore ceco di questi anni, di cui sono state rappresentate Kát’a Kabanová, Da una casa di morti e Jenůfa – e La voix humaine di Poulenc. La nuova regia è affidata ad Andrea Bernard, Premio Abbiati 2024. Protagonisti del primo titolo sono il tenore Matthias Koziorowski e il mezzosoprano Veronica Simeoni. La donna de La voix humaine è invece Anna Caterina Antonacci, già straordinaria protagonista dei Dialogues des Carmélites di Poulenc che ha inaugurato la stagione 2021/22. I due atti unici sono proposti nella versione con pianoforte eseguita da Donald Sulzen.
CONCERTI
Torna all’Opera di Roma anche Esa-Pekka Salonen, per una data straordinaria della tournée della Philharmonia Orchestra di Londra. Il concerto, in programma giovedì 7 novembre 2024, precede l’inaugurazione ufficiale della stagione e accosta la Sinfonia n.1 di Sibelius al Concerto per orchestra di Bartók.
Accanto a questo, sono in programma altri cinque concerti che vedono impegnati i complessi artistici del Teatro: due del Direttore musicale Michele Mariotti, uno di James Conlon e uno di Diego Ceretta. A questi si aggiunge un concerto barocco.
Si comincia l’8 dicembre, con Mariotti che dirige l’Entr’acte n. 3 di Franz Schubert dal dramma Rosamunde, il ciclo dei Kindertotenlieder di Mahler e la Sinfonia n. 3 Eroica di Beethoven. Il concerto prevede la lettura di testi di Giacomo Leopardi, con Sergio Rubini voce recitante. Il baritono è Markus Werba. Sabato 22 marzo, invece, Mariotti propone Ein deutsches Requiem di Brahms.
Il 28 aprile è ospite l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori diretta da Ignazio Maria Schifani. In occasione dei trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti, in collaborazione con il Ministero dell’Università e Ricerca e il Conservatorio di Palermo, è proposta la sua serenata La gloria di primavera.
Il 10 maggio, James Conlon sale sul podio del Costanzi per dirigere la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič, ricordato nei cinquanta anni della sua morte, e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven.
Il 26 settembre 2025, infine, il giovane direttore Diego Ceretta debutta all’Opera di Roma accostando il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms alla Sinfonia n. 7 di Dvořák. Violino solista Marc Bouchkov.
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