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Silvio Orlando - Lucia Calamaro Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato)
12 - 13 luglio 2018
Spoleto Festival dei Due Mondi Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi
Silvio Orlando nel ruolo di un uomo che, volontariamente, decide di vivere isolato in un paese spopolato. Ma la solitudine permette a desideri e realtà di confondersi e, senza nessuno che riconduca alla verità oggettiva, la vita può diventare esattamente come uno decide che sia... fino a un certo punto.
Solo e isolatosi volontariamente in una casetta di un paese spopolato, Silvio riceve la visita dei figli e del fratello maggiore. Una riunione di famiglia in occasione della messa in ricordo della moglie, morta dieci anni prima.
Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave delle quali è il non voler più camminare. Si tratta, per i figli, che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come smuoverlo da questa posizione intristente e radicale. Ma la questione è più sottile: nel suo isolamento Silvio ha sviluppato una certa confusione tra desideri e realtà e, senza confronto con una verità oggettiva, la sua mente ha creato una vita esattamente come l’uomo ha deciso che debba essere. Ma fino a che punto?
Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice, affronta un tema di grande attualità, la “solitudine sociale”, un male oscuro e insidioso, «un’epidemia di solitudine» diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani.
Solo e isolatosi volontariamente in una casetta di un paese spopolato, Silvio riceve la visita dei figli e del fratello maggiore. Una riunione di famiglia in occasione della messa in ricordo della moglie, morta dieci anni prima.
Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave delle quali è il non voler più camminare. Si tratta, per i figli, che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come smuoverlo da questa posizione intristente e radicale. Ma la questione è più sottile: nel suo isolamento Silvio ha sviluppato una certa confusione tra desideri e realtà e, senza confronto con una verità oggettiva, la sua mente ha creato una vita esattamente come l’uomo ha deciso che debba essere. Ma fino a che punto?
Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice, affronta un tema di grande attualità, la “solitudine sociale”, un male oscuro e insidioso, «un’epidemia di solitudine» diffusa non solo tra gli anziani, ma ormai anche tra i più giovani.