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4

maggio

Rodari e la musica

Rodari e la musica

dal 20 ottobre 2020

Biografia e bibliografia musicale

In occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari, la Biblioteca Villa Leopardi, con il suo ricco archivio di materiali musicali, ricorda il ruolo rilevante che lo scrittore ebbe nel campo della canzone per l’infanzia.

 

 1. Ci vuole un fiore: la canzone d’autore diviene strumento per i bambini.

 

    Nel 1974 Sergio Endrigo, dopo aver letto la Grammatica della Fantasia, propone a Rodari di collaborare al suo nuovo album, pensando alla creazione di canzoni per bambini distanti dai cliché che affliggevano i motivi in voga per i più piccoli e accostabili, viceversa, a brani pure di successo che sempre il cantautore istriano aveva registrato in quegli anni, come La casa o Il pappagallo; Endrigo riceve dunque dallo scrittore alcuni testi da musicare per quello che diventerà Ci vuole un fiore, pubblicato appunto nell’autunno del 1974, per il cui risultato finale Rodari stesso mostrerà sincero entusiasmo. Il disco è  ricco di spunti geniali dati dalla alchimia tra le parole di Rodari, le musiche composte da Endrigo assieme a Luis Bacalov e gli arrangiamenti di quest’ultimo, e diventerà  un classico nel suo genere.

    Di particolare rilievo anche la confezione del 33 giri, provvista di pagine interne su cui erano stampati, uno per uno, i testi dei nove brani, attorno ai quali un grande spazio in bianco invitava i piccoli ascoltatori al disegno o alla scrittura di pensierini ispirati dalla canzone preferita. Quindi i ragazzi potevano partecipare, veicolati dalle rispettive classi scolastiche, a un concorso a premi, inviando tutti i materiali al Corriere dei Piccoli (su cui scriveva allora, fra gli altri, proprio Rodari) che avrebbe curato la pubblicazione e la valutazione dei vari lavori presentati dalle scuole mondiali.

 

https://www.bibliotechediroma.it/opac/query/ci+vuole+un+fiore

 

 

2. L’opera di Rodari musicata da Virgilio Savona, fra teatro e scuola.

 

    Molti esponenti della musica italiana si sono cimentati -e si cimentano tuttora- con i versi di Gianni Rodari traendone canzoni, spesso utilizzate a fini didattici. Ancora durante gli anni ’70, l’esito più felice era stato sicuramente l’album Filastrocche in cielo e in terra, contenente ventuno poesie selezionate dal celebre volume dallo stesso titolo, musicate da Virgilio Savona e da lui interpretate assieme alla moglie Lucia Mannucci, in un contesto parallelo all’attività con il Quartetto Cetra.

    Pubblicato nel 1972, subito dopo che Einaudi aveva riedito il libro nella collana “Gli Struzzi” (arricchito dall’autore con ulteriori sezioni rispetto alla prima stesura del 1960), Filastrocche in cielo e in terra riscosse un immediato successo presso le scuole, che in tanti casi lo avevano adottato spontaneamente per i corsi di musica; dai materiali del disco i due artisti ricavarono anche uno spettacolo, portandolo in tournée perlopiù in spazi non convenzionali.

 

https://www.bibliotechediroma.it/opac/query/filastrocche+in+cielo+e+in+terra

 

 

Intanto Rodari e Savona avevano cominciato a lavorare a un nuovo LP, sempre con testi delle Filastrocche da musicare, avente per titolo La testa del chiodo, con riferimento all’emblematica omonima poesia. Tuttavia il progetto rimase arenato nel tempo per diversi motivi, fino alla prematura scomparsa, nel 1980, dello scrittore.

    Virgilio Savona sarebbe però tornato presto a occuparsi di Rodari, quando Luciano Berio gli commissionò un’operina per ragazzi da rappresentare per la quarantaseiesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino. Sarebbe nata così L’Opera delle Filastrocche, basata sulla raccolta Filastrocche lunghe e corte (Editori Riuniti, Roma, 1981), che riscontrerà una notevole fortuna. Molto importante in proposito l’estratto pensato appositamente per le scolaresche Filastrocche da cantare (Ricordi, Milano, 1984), contenente le partiture di brani scelti e dettagliate indicazioni di regia.

  

 Infine, nel 1995 La testa del chiodo vide la luce dopo quasi vent’anni grazie all’interessamento del Comune di Tolentino in prospettiva della XIII Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte. Nel 1999, per le Edizioni Curci, uscì la partitura completa dell’opera, corredata del CD con la relativa registrazione. Come recita il sottotitolo, si tratta di una azione scenico-musicale per bambini, con le parti cantate e gli accompagnamenti, scenografia e costumi, in modo da poter essere realizzata, ancora una volta, dai bambini stessi.

 

https://www.bibliotechediroma.it/opac/query/la+testa+del+chiodo