biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

domenica

30

settembre

Raffaele de Vico (1881-1969).  Architetto e paesaggista in mostra con 100 opere

mercoledì

16

maggio

domenica

30

settembre

Raffaele de Vico (1881-1969). Architetto e paesaggista in mostra con 100 opere

16 maggio - 30 settembre 2018

Museo di Roma Palazzo Braschi

Presentate quasi 100 opere fra disegni, progetti, fotografie e documenti, di cui alcuni mai esposti prima e/o non esposti da lungo tempo, provenienti dalle collezioni capitoline.
 
Vengono illustrati molti dei giardini romani dei quali Raffaele de Vico andava curando la sistemazione durante gli anni del Governatorato, attestando l’evoluzione del verde a Roma tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. L’esposizione presenta una selezione di questi dipinti a olio su tavola conservati nelle raccolte del Museo di Roma che vennero acquistati nel 1936 dallo stesso Governatorato.

La mostra si muove seguendo un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere e i progetti di de Vico nel contesto di trasformazione - anche sociale - della città nella prima metà del Novecento, facendo emergere in primo piano alcuni suoi luoghi ancora presenti nell’attuale paesaggio urbano.


Con l’operatività e la creatività progettuale di de Vico vengono anche documentate le trasformazioni naturalistiche della città. Da Villa Borghese (per un ventennio a partire dal 1915) al Parco della Rimembranza a Villa Glori (1923-1924), dai progetti per i parchi Flaminio (1924), del Colle Oppio (1926-1927), Testaccio (1931) a quelli di Ostia Antica (1929-1930), di Santa Sabina sull’Aventino (1931), di Castel Fusano (1932-1937) e Cestio (1938). Così come per i giardini di Villa Caffarelli (1925), Villa Fiorelli (1930-1931) e Villa Paganini (1934) e per il Parco degli Scipioni (1929) e per quello Nemorense (1930); o il particolare progetto per i giardini dell’allora via dell’Impero e di via Alessandrina (1933), da affiancare alle esedre arboree realizzate per la sistemazione di piazza Venezia (1931) oltre al raffinato “giardino-fontana” di Piazza Mazzini (1925-1926), fino ad arrivare al grandioso progetto del parco “dantesco” del Monte Malo (Monte Mario, 1951) e a quelli per i giardini dell’EUR (1955-1961). E ancora: i progetti per il teatro all’aperto a Villa Celimontana (1926) e per l’ampliamento del Giardino Zoologico (1928) e i lavori di riorganizzazione del vivaio e delle serre di San Sisto Vecchio (1926-1927).