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Poetry Corner
Jeri a vventitré ora finarmente
Le seppurture vecchie er Papa ha ddetto
Però, s’intenne, da li Papi in fori,
Ne sarà ppuro accettuato oggnuno
In questo sonetto Gioacchino Belli riporta quanto accaduto il 3 settembre 1835, giorno in cui fu inaugurato il Cimitero del Verano con una grande cerimonia presenziata dal Cardinal Vicario Carlo Odescalchi. Il cardinale, pur affermando l'obbligatorietà della sepoltura nel cimitero per tutti i romani, sottolineò che tale obbligo non sarebbe valso per diverse categorie di persone (come i cardinali, i vescovi, i prelati, i preti, i frati, le monache, i nobili e i raccomandati dai parroci), rendendo di fatto poco efficace la norma.
Dopo la Restaurazione si era tornati a seppellire i propri defunti nelle cripte delle chiese, ma tale uso contrastava con la necessità di misure igienico-sanitarie più ferree. Succesivamente, negli anni Trenta dell'Ottocento, furono redatte nuove norme cimiteriali, proprio per volere del cardinale Odescalchi, che disponevano la sepoltura in aree cimiteriali separate dalla città. Tale cambiamento comportò la ripresa dei lavori di costruzione del Nuovo camposanto, detto Cimitero di San Lorenzo.