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Poetry corner
8 - 14 maggio 2021
Poesie per il Maggio dei Libri
Il 31° frammento Voigt di Saffo
Mi appare simile agli dèi
chi ti sta vicino e il dolce
suono della tua voce ascolta
mentre parli
e ridi graziosamente.
Il mio cuore sussulta nel petto,
mi basta guardarti e la mia voce
si perde
e la lingua è bloccata.
Un fuoco sottile mi sfiora d’un tratto la pelle,
la vista s’annebbia
rintronan gli orecchi,
e tutta sudata e tremante,
pallida son come erba:
sembra che niente ormai manchi
a farmi rapir dalla morte.
(traduzione da
Poesia. Antologia illustrata, a cura di Elvira Marinelli, Demetra 2002)
Il 31° frammento Voigt, conosciuto anche come Ode del Sublime o Ode della gelosia, è una celebre lirica della poetessa greca Saffo, probabilmente la più letta ed amata tra le sue poesie, che ha avuto una grande fortuna letteraria. Questo carme è citato come capolavoro nel Trattato del Sublime per la bravura della poetessa nel saper descrivere e connettere tra di loro le sensazioni psicofisiche provate: "Tutto questo, infatti, accade a chi ama: ma, come dicevo, la scelta dei momenti più intensi e il loro collegamento ha prodotto il capolavoro". Sono numerose le ipotesi formulate sul significato della poesia che comunque resta di controversa interpretazione. Secondo alcuni si tratterebbe di un canto d’amore: una fanciulla del tiaso, la scuola femminile che Saffo dirige a Lesbo, si intrattiene in compagnia di un uomo, forse il promesso sposo, e la poetessa confessa il profondo sconvolgimento che la coglie, mentre guarda la giovane. Secondo altri il turbamento della poetessa deriverebbe non dalla vista della ragazza, ma dalla gelosia provata mentre assiste alla scena di seduzione.
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