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Mozart e Salieri da Aleksandr Puskin: duello in musica
20 - 31 maggio 2015
Teatro Belli dal 21 al 31 maggio 2015
altre fonti letterarie, fra cui Il Soccombente di Thomas Bernhard, le lettere di Mozart e i libretti delle sue opere. Antonio Salieri è una figura straordinaria, musicista di fama mondiale in vita, avrebbe potuto godersi gli onori e la fama che certo non mancavano al compositore ufficiale di corte. Capita, però, che negli stessi anni della sua maturità, compaia nel mondo l’astro nascente di Wolfgang Amadeus Mozart, il più grande di tutti i tempi. Il dramma di Salieri è quello di avere avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità assoluta e inarrivabile di Mozart, ma non abbastanza talento per saperla superare. Il suo non è il destino degli “stupidi di successo”, che si godono la notorietà che riescono a ottenere. Purtroppo per lui, Salieri sapeva di non essere Mozart. Purtroppo per Mozart, non è riuscito a resistere alla tentazione di eliminarlo, almeno secondo la versione che della storia ci propone Puskin.
Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che resterà per sempre il dubbio che non sia stato veramente Salieri a uccidere Mozart.
E’ il mito della creazione al negativo, raggiungere la fama non per aver creato una grande opera d’arte, ma per avere distrutto un’opera d’arte vivente, il più grande genio della storia della musica.
Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che resterà per sempre il dubbio che non sia stato veramente Salieri a uccidere Mozart.
E’ il mito della creazione al negativo, raggiungere la fama non per aver creato una grande opera d’arte, ma per avere distrutto un’opera d’arte vivente, il più grande genio della storia della musica.
Riduzione Bibliocard