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Mostra Egizi Etruschi Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato

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giugno

Mostra Egizi Etruschi Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato

21 dicembre 2017 - 30 giugno 2018

Centrale Montemartini Via Ostiense 106 - 00154 Roma

Un dialogo tra due grandi popoli del Mediterraneo in una mostra che inaugura il nuovo spazio per esposizioni temporanee della Centrale Montemartini. L’incontro e il confronto tra due grandi civiltà del Mediterraneo è al centro dell’affascinante mostra Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato che segna l’esordio, il prossimo 21 dicembre, del nuovo spazio di 250 mq dedicato alle esposizioni temporanee nella Centrale Montemartini. L’inaugurazione celebra il ventennale della fondazione del museo, che proprio nel 1997 aprì al pubblico con una grande mostra di opere delle collezioni capitoline.

La mostra offre l’opportunità di vedere a confronto due importanti culture, affacciate sulle sponde del Mediterraneo, la cultura egizia e quella etrusca, traendo spunto dai preziosi oggetti egizi, databili tra l’VIII e il III secolo a.C., rinvenuti nelle recentissime campagne di scavo a Vulci, importante città dell’Etruria meridionale. Questi documenti raccontano degli scambi commerciali ma, soprattutto, del dialogo culturale tra queste civiltà che condivisero ideali di regalità, simboli di potere e pratiche religiose; questo testimoniano lo scarabeo egizio con il prenome del faraone Bocchoris, già noto per la menzione su un vaso da Tarquinia e gli amuleti con divinità egizie rinvenute nelle sepolture etrusche, riconducibili a un concetto comune di positività che scaturisce dalle forze vitali della natura.
Un confronto che vuole anche rappresentare un’occasione di riflessione sul valore del dialogo tra le culture, relazione che è stata da sempre fonte di progresso per i popoli.

Molte delle opere in mostra sono di eccezionale valore, in particolare i rinvenimenti provenienti dalle ultime importanti scoperte archeologiche effettuate dalla Soprintendenza a Vulci, i preziosi reperti egizi della Collezione Berman e le opere in prestito dalla Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

La mostra è corredata da una sezione introduttiva che permette di cogliere – attraverso immagini fotografiche, volumi antichi e una selezione di opere – il gusto del collezionismo ottocentesco, in particolare quello di due cultori delle grandi civiltà del mondo antico, Augusto Castellani e Giovanni Barracco, che vissero e operarono negli stessi anni. I due collezionisti furono tra i maggiori esperti di arte antica dell’epoca, legati al composito e multiforme scenario romano della ricerca archeologica e del commercio antiquario. Entrambi, con atto di liberalità, destinarono le loro collezioni al Comune di Roma, Castellani arricchendo i Musei Capitolini e Barracco inaugurando nel 1905 un “Museo di scultura antica” ospitato in un piccolo edificio neoclassico costruito appositamente. A questa sezione segue l’esposizione di preziose opere egizie della collezione di Eugene Berman, pittore, illustratore, scenografo e collezionista d’arte russo, donate nel 1952 alla Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale.

Il percorso espositivo prosegue con cinque sezioni: Il metallo degli dei: l’oro simbolo di regalità; Faraoni e Principi; Il sogno di immortalità; Dee e dei dall’Antico Egitto all’Etruria; L’oro di Nefertum: profumi d’Oriente.