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Monica Contrafatto

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Monica Contrafatto

30 agosto - 12 settembre 2021

I n questo periodo si stanno svolgendo le Paralimpiadi a Tokyo e i nostri atleti azzurri stanno conquistando davvero tante medaglie.
Allora abbiamo scelto di parlarvi di 𝗠𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼
Ci sono degli eventi improvvisi, traumatici, che in un attimo ti sconvolgono la vita. E poi ci sono le persone che con il loro coraggio, l’ironia e la tenacia riescono a superare questi ostacoli. Una di loro è Monica Contrafatto, Caporal maggiore capo, ruolo d'onore del Centro sportivo olimpico dell'Esercito, decorata con la medaglia al valore. Il 24 marzo 2012, quando si trovava in missione nella valle del Gulistan, in Afghanistan, durante un attacco alla base italiana, perse la gamba destra.
Dopo l'accaduto alla sua nota determinazione si aggiungono una tenacia, una resistenza e una sicurezza che lei stessa non aveva creduto possibili. In convalescenza facendo zapping dal letto dell'ospedale militare resta ipnotizzata dalla diretta tv della finale dei 100 metri delle Paralimpiadi di Londra e assiste alla vittoria di Martina Caironi. Non ha dubbi: la corsa sarà il suo futuro.
A dicembre 2012 riceve la sua prima protesi da cammino. Nel 2013 rientra a lavorare con ruolo d’onore e nel novembre 2013 riceve la sua prima protesi da corsa. Comincia ad allenarsi e dopo un infortunio al ginocchio e che la tiene ferma un anno, riprende gli allenamenti. Ad agosto 2016 vince la medaglia di bronzo paralimpica nei 100 metri piani categoria T42 ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro e nel 2018 si aggiudica la medaglia d'oro nei 100 metri piani agli Invictus Games a Sydney.
Oggi, a 40 anni appena compiuti, si è allenata duramente per Tokyo, dove parteciperà ai suoi secondi Giochi, nella disciplina più veloce dell’atletica.
Nella sua autobiografia Monica ci racconta il potere dei sogni: diventare un soldato prima e un'atleta poi, con lo stesso amore per il prossimo e per il proprio Paese, e la stessa determinazione. "Non sai mai quanto sei forte finché essere forte è l'unica scelta che hai": queste le parole che Monica ha tatuate sulla pelle, per ricordare a se stessa e a tutti noi che ciascuno ha dentro di sé una forza innata che aspetta solo di essere liberata. L'importante è non arrendersi e, dopo ogni caduta, rialzarsi e correre.
Trovi su Bibliotu Non sai quanto sei forte. Dall'attentato alle Parolimpiadi: la mia rinascita

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