Nei dodici racconti di questa sua nuova raccolta, Mo Yan ritorna a Gaomi, la sorgente mitica della sua narrativa, nel Nord-Est della Cina. E mettendo in scena vecchi amici, parenti e perfino se stesso, attraverso lontani ricordi e nuove avventure, nella doppia veste di bambino e scrittore famoso, racconta gli impetuosi cambiamenti che alla fine hanno raggiunto anche il suo paese natale. Arrivare tardi alla maturità, cosí come succede a uno dei suoi compaesani, che da scemo del villaggio si è trasformato in imprenditore di successo, non è per forza un difetto. Meglio anzi non maturare mai, non cristallizzarsi, e non riposare sugli allori.

Mercoledì 25 settembre alle ore 17.30, nell'ambito di Fuori Multi, le iniziative collaterali al Festival Multi, la Biblioteca Tullio De Mauro ospiterà la presentazione del libro Maturare tardi di Mo Yan (Einaudi, 2024). Intervengono Maria Rita Masci, traduttrice e curatrice del libro, e Patrizia Liberati, traduttrice. Modera l'incontro Alessandra Brezzi, professore associato di Lingua e Letteratura Cinese presso Sapienza, Università di Roma.

Mo Yan, premio Nobel per la Letteratura nel 2012, è nato nel 1955 in Cina, nella provincia dello Shandong, da una famiglia di contadini. Oltre che scrittore è stato soldato semplice, caposquadra, istruttore e segretario. Fra le sue numerose opere narrative, Einaudi ha finora pubblicato Sorgo rosso, L'uomo che allevava i gatti e altri racconti (entrambi del 1997), Grande seno, fianchi larghi (2002), Il supplizio del legno di sandalo (2005), Le sei reincarnazioni di Ximen Nao (2009), Le rane (2013), Le canzoni dell'aglio (2014), Il Paese dell'alcol (2016), I quarantuno colpi (2017), I tredici passi (2019) e Maturare tardi (2024).