Quattro giorni straordinari al cospetto della Montagna Madre, la Majella, ripercorrendo i passi di migliaia di prigionieri alleati e di giovani italiani che lottavano per la Liberazione!

“Il sentiero della libertà” era la via di fuga verso i territori liberati dell'Italia, divisa dalla Linea Gustav dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, di tanti prigionieri di guerra, quando l’Abruzzo divenne terra di confine e angolo di speranza per i fuggiaschi che si schieravano con l’Esercito Alleato.

Si percorreranno sentieri e mulattiere che furono utilizzate sul finire della II Guerra Mondiale dai reclusi in fuga dal campo di prigionia di Fonte d’Amore che cercavano la salvezza, guidati dai partigiani verso i territori già liberati dagli Alleati.

Il cammino sarà accompagnato dalle parole di alcuni ex prigionieri, John Evelyn Broad, autore di “Povera gente, poveri noi”, Stan Skinner autore di “Sulmona e dopo” e Rodney Hill con il suo diario di quel viaggio, testimonianze di giorni terribili ma anche di generosità e di altruismo incontrati durante la fuga.

La cornice del percorso della memoria è la Majella che in primavera diviene un vero paradiso! La natura si risveglia con le sue coloratissime fioriture, e sarà davvero il momento ideale per camminare in queste valli e immergersi nella spettacolare esplosione di luce e colori tra lo scrosciare dei torrenti e l'atmosfera frizzante della vita che si rinnova.

Si tratta di un viaggio zaino in spalla, in cui ridurre al minimo il bagaglio, che porteremo in spalla tutti i giorni! Il modo migliore per andare incontro alla stagione che si rinnova è portare con sé il minimo indispensabile del proprio guardaroba e della propria vita quotidiana!

 

Informazioni e prenotazioni