mercoledì
7
giugno
Leonardo in scena di Carlo Ferrucci
Presentazione del libro con l'autore
Mercoledì 7 giugno alle ore 17.30 si terrà la presentazione del libro "Leonardo in scena" di Carlo Ferrucci, edito nel 2023 dalla Lithos editrice nella collana di drammaturgia Diaspro. Dialoga con l'autore Andrea Carnevale.
Le figure dei grandi pittori hanno suscitato da sempre un interesse che va oltre l’ammirazione per le loro opere. Dinanzi a queste, e a ciò che sappiamo della vita di quei personaggi, sentiamo il bisogno non solo di immaginarli al lavoro fino a scoprire, magari, o almeno a intuire, l’origine del loro straordinario talento, ma anche di sentirli più vicini a noi come individui in carne e ossa, con la loro storia personale e i loro rapporti sempre illuminanti, con fatti e personaggi dell’epoca in cui sono vissuti. "Leonardo in scena" si articola in quattro scene o “quadri”, in cui Leonardo si confronta con altri protagonisti del suo tempo sugli argomenti che sono al centro della sua opera: il significato della pittura, l’interazione tra i suoi molteplici interessi e talenti, il rapporto fra l’artista-scienziato e il mondo della politica, il conflitto tra sapere teorico ed esperienza diretta della realtà. Ognuna delle quattro scene si svolge davanti a un noto dipinto di Leonardo o a un suo disegno. Chiamate in causa in vario modo dai personaggi, queste opere divengono parte integrante della rappresentazione. In tre della quattro scene, ai personaggi illustri – Andrea del Verrocchio, maestro di Leonardo, Niccolò Machiavelli e Francesco I° - si affianca Lapo, un garzone di bottega poi pittore mancato e buffone di corte, che da artista sfortunato e perdente polemizza con Leonardo e i suoi titolati interlocutori.
Carlo Ferrucci (Roma, 1947) ha insegnato Storia dell’Estetica nell’Università di Roma Tor Vergata. Oltre a numerosi saggi e articoli attinenti il suo campo di studi e di insegnamento, ha pubblicato alcune raccolte di versi, due romanzi e cinque testi teatrali, quattro dei quali andati in scena. Questa pratica dell’arte della parola, che lo ha portato anche a fondare e dirigere un laboratorio teatrale nella sua Università e a tradurre testi sia filosofici che poetici – tra cui, rispettivamente, alcune tra le opere principali di Maria Zambrano e le Elegie duinesi e I sonetti a Orfeo di Rainer Maria Rilke – è stata parte integrante del suo lavoro di ricerca e di insegnamento.
Per partecipare è richiesta l'iscrizione, anche gratuita, a Biblioteche di Roma.