venerdì
4
aprile
Le Signore della Loira
Presentazione del libro
Le decine di figure letterarie, mitologiche e favolistiche, di organizzazioni formali e informali delle donne, di personagge laiche e monastiche di ogni estrazione e provenienza sono narrate nel loro contesto e ricostruite nelle genealogie biologiche, affettive, politiche e simboliche.
Saluti di Francesca Vetrugno (Assessora alle Politiche di genere e alle politiche Scolastiche ed Educative del Municipio VIII)
Fiorenza Taricone, Ordinaria di Storia delle dottrine politiche e di pensiero politico e questione femminile, già Rettrice Vicaria dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale;
Gabriella Anselmi, Presidente Associazione Leadership & Empowerment Femminile (Alef)
Nelle pagine di questo lavoro è vivo e visibile il “gran teatro delle umane vicende”, per usare le parole di Victor Hugo, finalmente plurale nei generi. Donne e uomini pensano, agiscono, costruiscono relazioni, pacifiche o guerresche, contrariamene alla narrazione tradizionale che indica ancora come soggetti principali se non esclusivi, gli uomini, soprattutto nei secoli cui le personagge e i personaggi cui queste pagine si riferiscono.
Alle figure celebri o inedite, sempre rivisitate nella trasmissione storica e politica, s’accompagnano notevoli “insiemi di donne”: le altomedievali del Poitou, le ave di Aliénor d’Aquitania, le proprietarie di Chenonceaux, le Grandi Badesse del monastero doppio di Fontevreaux, le indemoniate e le streghe della Valle, i processi inquisitori a laiche e religiose, le Dame dei Salotti letterari e scientifici, le tre Mazzarine, le Favorite del Re Sole, le favoliste barocche, le frondiste, le donne del Terzo Stato, le rivoluzionarie e le controrivoluzionarie, le memorialiste vandeane, le napoleoniche e il Codice napoleonico.
La narrazione si ferma alla cosiddetta “Monarchia di Luglio” o “terza rivoluzione francese” seguita alla Seconda (1830) e abbattuta dalla Terza (1948).
Due percorsi contestualizzati s’intrecciano alle personagge: quello immaginifico di figure archetipe, mitologiche, favolistiche o letterarie, che popola di Autrici la “Valle degli scrittori” evidenziandone la produzione letteraria, poetica, satirica, diaristica e memorialista; quello religioso e mistico con un’Appendice dedicata alle varie forme, dalle origini, del monachesimo femminile ortodosso (clericale), comunitario (o doppio), eterodosso e contiguità (es. Beghine e mogli dei preti).
Pagine sorprendenti, come scrive Fiorenza Taricone nella Prefazione, che mettono alla prova stereotipi vivi e vegeti senza eludere argomenti difficili, al femminile, quali la violenza nelle sue forme pubbliche e domestiche e la delinquenza singola e seriale.
Il viaggio transepocale che, tra microstoria e macrostoria, risale in quattordici tappe – intitolate a castelli, città o abbazie – il fiume d’indiscussa centralità nella storia politica e culturale e religiosa d’Europa, apre ogni capitolo con sommari di storia, tradizioni, folklore, indicazioni turistiche che evidenziano, al femminile, le peculiarità del luogo.