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Larry Semon - "Ridolini"
7 - 14 novembre 2020
Per la rubrica "Oggi le comiche"
Ridolini.
Con la sua maschera caratteristica di
Ridolini, un buffo clown, dalla faccia infarinata e i pantaloni ascellari, Larry Semon seppe rivaleggiare alla pari con i grandi della commedia del periodo del cinema muto contendendosi i favori del pubblico. In particolare amato per il suo stile semplice composto da gag, azione e movimento.
Lo stereotipo del personaggio di Ridolini era spesso quello di un poveraccio dai buffi vestiti capace di ficcarsi in situazioni esilaranti, combinando per la sua dabbenaggine risate e le ire della polizia. Sempre con il sorriso stampato sul volto e sempre in movimento, facendo lavorare e muovere in una determinata maniera, per rendere perfetto il suo personaggio, ogni minima parte del suo corpo.
Figlio del noto illusionista "Zera il grande ", è proprio col padre che sin da piccolo prende confidenza con il mondo del palcoscenico, delle acrobazie e dei giochi di varietà. Cresce in lui la convinzione che il modo migliore di far divertire il pubblico sia quello di stupirlo andando oltre la sua immaginazione. Il mondo del fantastico, del surreale, dell'assurdo divengono così per Semon il campo preferito in cui lavorare, cercando sempre nuove e più incredibili soluzioni.
Il lavoro adatto ad una mente così portata a fantasticare, sembra essere inizialmente quello delle strisce di fumetti. Condusse infatti studi specifici, perfezionando lo stile umoristico nel 𝘤𝘢𝘳𝘵𝘰𝘰𝘯𝘪𝘯𝘨 che gli valse l'impiego presso diverse testate editoriali di New York, dove pubblicò strisce periodiche.
La sua vena artistica fu notata dagli uomini del cinema, all'epoca in esplosiva espansione, alla ricerca di soggetti creativi e affamati di talenti.
L'ingaggio avviene quasi automaticamente: a Semon sembra naturale trasporre i propri fumetti, vere e proprie sceneggiature, in pellicole filmate.
Nel 1916, la casa di produzione cinematografica Vitagraph lo assunse come sceneggiatore e soggettista. Scrittore di gag che altri interpretavano, Semon manifestò il suo talento un anno dopo: la sua prima apparizione sullo schermo fu in “Boats and Boldness” (1917), un western in cui vestì i panni di un poco credibile fuorilegge dalla pistola facile.
In breve, affinata la tecnica e delineato il profilo psicologico del clown che diverte senza far pensare, con le sue comiche di un rullo dove azione, acrobazie, gag a raffica, semplici ma esilaranti, il cui ritmo tagliava il respiro, divenne un beniamino del pubblico, in particolare di quello europeo.
In Italia giunse alla fama col nome di "Ridolini", in Francia fu conosciuto come "Zigoto", in Spagna fu "Jaimito".
Enorme fu il successo delle sue comiche, girate in breve tempo tanto da realizzarne almeno una quindicina all'anno (tra il 1918 e il 1923).
Fra le sue pellicole più famose ricordiamo “𝘼 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖𝙞𝙣𝙤𝙪𝙨 𝙑𝙞𝙡𝙡𝙖𝙞𝙣” (1916), “𝙃𝙚𝙡𝙥! 𝙃𝙚𝙡𝙥! 𝙃𝙚𝙡𝙥!” (1916), “𝙍𝙞𝙥𝙨 𝙖𝙣𝙙 𝙍𝙪𝙨𝙝𝙚𝙨” (1917), “𝘽𝙚𝙖𝙧𝙨 𝙖𝙣𝙙 𝘽𝙖𝙙 𝙈𝙚𝙣” (1918), “𝙏𝙝𝙚 𝙎𝙥𝙤𝙧𝙩𝙨𝙢𝙖𝙣” (1920), “𝙏𝙝𝙚 𝙎𝙖𝙬𝙢𝙞𝙡𝙡” (1922), “𝙏𝙝𝙚 𝙒𝙞𝙯𝙖𝙧𝙙 𝙤𝙛 𝙊𝙯” (1925).
In Italia venne imitato con notevole successo da Febo Conti nella serie di comiche mute “Febo Conti in Ridolini”, che venivano trasmesse all'interno del quiz televisivo settimanale per i ragazzi “Chissà chi lo sa?”, in onda negli anni Sessanta.
Nel 1938 quasi tutte le sue comiche furono completamente sonorizzate in Italia dalla Miniatura Film con la voce dell'attore e doppiatore italiano Cesare Polacco.
Tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta furono costruiti dei fumetti fotografando le scene dei suoi film e aggiungendo le didascalie, questa serie di fumetti prese il nome di: “Ridolini e la collana della suocera”.
Nel 1952 il titolo dei fumetti fotografati di Larry Semon diventò un film antologico: nel 1952 uscì infatti il film “Ridolini e la collana della suocera”, con la voce di Tino Scotti.
Tra le sue comiche più conosciute annoveriamo "Ridolini al bagno penale" anche per la copresenza di Stan Laurel come comprimario.
inserita 7/11/2020