martedì
3
dicembre
La fabbrica delle ragazze
Presentazione del libro
Introduce e conduce Elisabetta Putini
Leggono brani del romanzo Dario del Vecchio e Sabrina Mancini
"Al centro di questo romanzo ci sono le ragazze: con i capelli al vento di chi attraversa la campagna in bicicletta, con le guance scavate perché il cibo scarseggia ma gli occhi ardenti di chi ha tutta la vita davanti, con le dita sottili che sono perfette per costruire le munizioni. Infatti, durante la Prima guerra mondiale, la fabbrica Sutter & Thévenot sceglie proprio la campagna lombarda per installare, a Castellazzo di Bollate, uno degli stabilimenti dove centinaia di donne giovanissime fanno i turni per rifornire i soldati al fronte. E poi ci sono anche loro, i ragazzi, allontanati dalle famiglie e dal lavoro per andare a far carne da macello nelle trincee, con i cuori pieni di nostalgia e pronti ad accendersi quando arriva una cartolina vergata da una grafia femminile, come succede a Corrado che per amore arriva alla diserzione... Ma è il 1918, la Storia sta accelerando: è così che Emilia, la piscinìna, la mattina del 7 giugno saluta i genitori senza sapere se li rivedrà, perché una grave esplosione investirà la fabbrica causando decine di vittime, quasi tutte donne e bambine. La produzione però riprende subito, in tempo di guerra le vite umane contano ancora meno del solito. È così che Corrado e il padre di Emilia, Martino, con sua moglie Teresa dovranno accettare che la realtà è più dura dei sogni e il tempo scorre indifferente come il Seveso sotto il grande cielo. Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto."
Ilaria Rossetti è nata a Lodi nel 1987. Nel 2007 ha vinto il premio Campiello Giovani con il racconto La leggerezza del rumore (poi pubblicato da Marsilio). Ha scritto i romanzi Tu che te ne andrai ovunque (2009) e Happy Italy (2011), entrambi per Giulio Perrone editore, Le cose da salvare (Neri Pozza 2020), vincitore del premio Neri Pozza, del Premio Salerno Libro d’Europa e del premio del Circolo dei lettori di Milano (sezione giovani), e il saggio Stig Dagerman. Il cuore intelligente (FVE Editori 2021). Insegna alla Scuola Holden di Torino.
Paolo Petroni, critico letterario e teatrale, giornalista Ansa cultura e Corriere della Sera. E’ stato presidente dell’Istituto per gli studi pirandelliani, collaboratore editoriale, curatore di eventi culturali, collaborando per diversi anni con Più libri Più liberi. Ha pubblicato diversi saggi letterari e recentemente La scrittura del teatro, Gambini editore.
Elisabetta Putini, studiosa di letteratura italiana, collaboratrice editoriale, organizzatrice di eventi culturali, dal 2015 è l’ideatrice e la curatrice del Premio letterario città di Lugnano, concorso nazionale bandito dal Comune per romanzi editi e racconti inediti. Ha al suo attivo pubblicazioni in ambito letterario e didattico.
Dario Del Vecchio è attore e speaker. Ha lavorato nei laboratori teatrali nelle scuole e ha scritto, interpretato e prodotto spettacoli per ragazzi. Ha preso parte a web serie e cortometraggi ed è stato testimonial di campagne pubblicitarie. Come speaker ha collaborato con realtà editoriali come Zanichelli, Istituto Italiano Edizioni Atlas e Chora Media.
Sabrina Mancini insegnante, attrice e lettrice ad alta voce. Dal 2020 legge in pubblico brani tratti dai romanzi finalisti del Premio letterario città di Lugnano durante la Cerimonia di premiazione.
Per informazioni e prenotazioni potete scrivere a ill.flaminia@bibliotechediroma.it oppure contattare il numero 06 45460 441