Wadjda è una dodicenne che vive nella periferia di Riyadh, la capitale dell'Arabia Saudita. E’ una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Wadjda è femmina ed il padre non va spesso a trovarla, anzi la madre le rivela che sta prendendo una seconda moglie, per poter avere un figlio maschio.

Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non avrebbe il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bellissima bicicletta verde: la vede tutte le mattine prima di andare a scuola, in vendita nel negozio vicino casa. La bambina desidera averla a tutti i costi, così da poter battere l’amico Abdullah in una gara. Per comprare la bicicletta, tuttavia, servono tanti soldi, così decide di partecipare alla gara di Corano che annualmente organizza la sua scuola.

La regista racconta la piccola rivoluzione di una bambina, che usa ingegno e stratagemmi per superare tutti gli ostacoli che le rigide regole del suo paese impongono.

Sfreccerà sulla sua bicicletta, correndo verso il mare, indossando i suoi jeans e scarpe da ginnastica.

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