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Juri Chechi

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Juri Chechi

17 - 30 maggio 2021

Grande ginnasta, atleta soprannominato per la sua totale padronanza della disciplina "Il signore degli anelli", Jury Chechi è un pezzo di storia della nostra Italia in quanto ha anelato una catena infinita di successi, sbaragliando ogni record, che lo hanno incoronato per sempre come il dominatore indiscusso della specialità degli anelli.
Jury Chechi è nato l’11 ottobre 1969 a Prato e i genitori lo chiamano Jury in onore del cosmonauta russo Gagarin. Da bambino, piccolo di statura e magro, non è certo dotato di un fisico che fa presumere una carriera sportiva. La sorella però frequenta una palestra di ginnastica artistica e Jury finisce per appassionarsi a questo sport, cosicché nel 1976 i genitori decidono di iscrivere anche lui.
Nel 1977 Jury centra il primo di una serie innumerevole di successi, piazzandosi al primo posto del Campionato Regionale Toscano. Nel 1984 entra nel giro della nazionale juniores di ginnastica e si trasferisce a Varese per potere studiare e contemporaneamente allenarsi, specializzandosi nella disciplina degli anelli. Dal 1989 al 1995, sotto la guida del suo allenatore Bruno Franceschetti, vince 6 titoli italiani consecutivi, i Giochi del Mediterraneo, le Universiadi, 4 titoli europei e 5 titoli mondiali.
Dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Seoul del 1988, Chechi si è rivelato nel 1989 con un terzo posto agli anelli ai Mondiali e l’anno successivo ha conquistato il titolo europeo della specialità. È terzo anche ai Mondiali del 1991, anno in cui agli XI Giochi del Mediterraneo vince sei medaglie d’oro rispettivamente negli anelli, corpo libero, cavallo con maniglie, parallele simmetriche, concorso generale individuale e concorso generale a squadre; nel 1992 è il grande favorito per la gara degli anelli alle olimpiadi di Barcellona ma, circa un mese prima delle gare, si rompe il tendine d’Achille della gamba destra durante un allenamento ed è costretto a rinunciare alle gare.
Tornato alle competizioni l’anno successivo, si è aggiudicato per cinque volte di seguito il titolo mondiale (1993-97), diventando il primo ginnasta della storia a vincere cinque ori iridati consecutivi in una specialità. Queste vittorie, le prime per un atleta italiano dai tempi di Franco Menichelli, gli fanno valere il soprannome di “Signore degli Anelli” che richiama il titolo del famoso romanzo di Tolkien, di cui Chechi ha dichiarato essere appassionato.
Ha trionfato ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996, anno in cui ha conquistato anche il suo quarto titolo europeo dopo i successi nel 1990, 1992 e nel 1994. Sempre negli anelli, ha ottenuto anche due vittorie in Coppa Europa (1991 e 1995).
Dopo aver annunciato il ritiro nel 1997, torna a competere nel 1999 con l’obiettivo di Sydney 2000; la rottura del tendine del bicipite brachiale sinistro lo costringe però a saltare il torneo, facendo paventare al contempo un abbandono definitivo dell’agonismo. Nel 2003, per via di una promessa fatta al padre che era guarito da una malattia, decide però di tornare ad allenarsi. All’età di 34 anni partecipa quindi ai Giochi di Atene, in cui è il portabandiera della spedizione azzurra nella cerimonia inaugurale. Nella finale del 22 agosto 2004 conquista il bronzo.
Nel 2005 è stato pubblicato un libro che ripercorre la sua carriera.
Nel maggio del 2015 una targa a lui dedicata è stata inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma.

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