Raccontare l’American Colony, situato al confine tra la zona araba e quella ebraica, vuol dire raccontare la storia di una città come Gerusalemme. Lo ha fatto Francesco Battistini, uno dei giornalisti italiani che meglio conosce il Medio Oriente, di cui è stato inviato speciale per il Corriere della Sera e il suo è un viaggio nell'anima di un luogo che ha ospitato personaggi illustri e ha visto nascere e morire speranze. L’American Colony di Gerusalemme infatti non è solo un albergo storico e di fascino, ma un luogo unico e simbolo di dialogo tra culture diverse. Nato 150 anni fa come rifugio per una piccola comunità protestante, questo hotel è diventato un testimone privilegiato degli eventi che hanno segnato il Medio Oriente, rifugio di pace e neutralità in una regione tormentata dai conflitti. Oggi, l'American Colony continua a essere una sorta di “terra di nessuno”, un simbolo di neutralità in una Gerusalemme ancora divisa. 

 

Il Colony ha visto ventun guerre, trenta piani di pace, ventidue accordi, ottocento risoluzioni Onu. L’autobiografia di tre religioni, due popoli, una città.

 

Francesco Battistini  sarà affiancato nella presentazione dal collega Crispian Balmer, capo dell'Ufficio di corrispondenza della Reuters in Italia, in passato corrispondente da Israele e Palestina   

Jerusalem suite. Un hotel in prima linea tra Israele e Palestina di Francesco Battistini
Editore Neri Pozza