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4 - 10 novembre 2020

Rubrica di approfondimento

Cari lettori,
il libro di questa settimana é:
Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura  - Bollati Boringhieri  della scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca Ece Temelkuran , pubblicato da Bollati Boringhieri nel 2019.  
Come ha potuto la Turchia sgretolarsi sotto l’onda d’urto del regime di Erdoğan? Quali sono stati i momenti che hanno decretato la fine della democrazia nel Paese? L'autrice in questo saggio denuncia in che modo una nazione possa, in breve tempo, scivolare nel baratro del totalitarismo.
Ece Temelkuran è una delle voci politiche europee più influenti del momento. Turca, vive in esilio dopo aver visto il suo paese trasformarsi inesorabilmente sotto la guida di Erdoğan. 
I passaggi salienti che hanno condotto la Turchia al suo deprecabile e sanguinoso stato attuale sono, secondo l'autrice, ben riconoscibili in tutto il mondo e rappresentano una costante della politica contemporanea in moltissime nazioni, compresa la nostra. Le «mosse» per sfasciare un paese sono le stesse ovunque.
1. Crea un movimento (si badi bene, non un «partito», ma un «movimento», al limite una «lega»);
2. Disgrega la logica, spargi il terrore nella comunicazione;
3. Abolisci la vergogna: essere immorali è «figo» nel mondo della post-verità;
4. Smantella i meccanismi giudiziari e politici;
5. Progetta i tuoi cittadini e le tue cittadine ideali;
6. Lascia che ridano dell’orrore;
7. Costruisci il tuo paese.
Bisogna essere vigili più che mai o ce li ritroveremo in casa senza accorgercene fino al punto d’arrivo finale: la dittatura.
Di seguito riportiamo un breve estratto dell’intervista rilasciata dall’autrice a Guido Caldiron del quotidiano Il Manifesto
- Il suo libro spiega che Erdoğan, Trump, Putin, Orbán e Salvini incarnano la medesima minaccia per la democrazia. Come spiegare al resto degli europei che quanto è accaduto in Turchia può ripetersi nel loro paese?
- Credo che in ogni paese il populismo di destra tocchi alcune corde specifiche, ma è necessario infrangere l’arroganza di alcuni ambienti occidentali che continuano a ripetere, a mo’ di spiegazione, che «la Turchia è un paese musulmano, quindi…». Quando la Turchia cadde sotto il controllo dei populisti, eravamo tra i primi a conoscere questa deriva, poi sono arrivati Orbán, la Brexit, Trump… e un elenco sempre più lungo di casi. Dopo l’ascesa al potere dell’Akp i media occidentali hanno elogiato a lungo Erdogan e i suoi progressi economici, fingendo di non vedere la repressione. Poi improvvisamente, dopo la rivolta di Gezi Park, la percezione delle cose è cambiata. Il rischio è apparso a tutti evidente, anche se ancora oggi si fatica a vedere le somiglianze tra il modello Erdogan e i tanti potenziali emuli che vanta in Occidente.
- Per rendere esplicita la sua analisi, lei paragona più volte Erdoğan e Trump. Cosa li rende così simili ai suoi occhi?
- Ho l’impressione che per tutti i leader populisti, Trump come Erdogan e gli altri, si possa dire che il loro pensiero ruota intorno ad un vero e proprio culto del potere, che sfocia in forme più o meno aperte di autoritarismo sfruttando quella promessa di grandezza per il loro popolo in base alla quale molti cittadini sembrano disposti a rinunciare anche alla libertà. Anche se poi a ben guardare il sistema che stanno creando segue i dettami dell’individualismo più sfrenato, le regole del neoliberismo». 
Leggi l’articolo apparso su La Repubblica del 19 maggio 2019.Roberto Saviano e l’attivista turca autrice del saggio si confrontano sull’Europa sovranista.  Ece Temelkuran è una scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca, per anni collaboratrice di testate importanti come «Milliyet», «Habertürk» e «CNN International». È seguita su Twitter da quasi tre milioni di persone. I suoi articoli sono stati tradotti e ripresi tra gli altri da «The Guardian», «The New York Times», «New Statesman», «Frankfurter Allgemeine», «Der Spiegel» e «Le Monde Diplomatique». Nel 2012 è stata licenziata da «Habertürk» per aver riportato il massacro di curdi al confine tra Turchia e Iraq. È stata ospite all’International Journalism Festival di Perugia e al Salone del Libro di Torino. Laureata in Giurisprudenza, è autrice prolifica di saggi e romanzi. In italiano sono usciti i saggi Turchia folle e malinconica (Spider & Fish, 2018) e Come sfasciare un paese in sette moss e (Bollati Boringhieri, 2019). Soffiano sui nodi (Spider & Fish, 2019) è il primo romanzo dell'autrice ad essere pubblicato in Italia. Ha vinto l’Edinburgh International Book Festival First Book Award e l’Ambassador of New Europe Award. 

A mercoledì prossimo!

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