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BILLonline - Immagina di essere in guerra

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BILLonline - Immagina di essere in guerra

19 giugno - 31 ottobre 2020

Il Maggio dei Libri

IMMAGINA DI ESSERE IN GUERRA
Di Janne Teller
Pagine: 64
Formato: brossura
Età consigliata: 12 anni       

 

"Se oggi in Italia ci fosse la guerra... tu dove andresti?

Se le bombe avessero distrutto quasi tutto il paese, quasi tutta la città?"

Janne Teller è un'acclamata romanziera e saggista danese di origini austro-tedesche. La sua opera letteraria, che include romanzi, saggi, una raccolta di racconti e libri per adolescenti, si misura con i problemi filosofici dell'esistenza e della civiltà moderna, innescando accesi dibattiti. Ha pubblicato, tra i tanti: L'isola di Odino (1999), una moderna saga norrena e una parabola della politica, della storia e delle dispute religiose; il romanzo per adolescenti Inet (Niente), dapprima censurato e poi diventato un best seller internazionale che le è valso numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio del ministero della Cultura danese e il Premio Libbylit in Francia; e il romanzo filosofico È la mia storia (2019), che indaga i limiti della nostra responsabilità nei confronti degli altri. Il suo originalissimo libro in forma di passaporto dal titolo War, what if it were here (Immagina di essere in guerra), sulla condizione del rifugiato, è il primo che l'autrice ha adattato nella lingua del paese in cui è stato pubblicato. Ha anche firmato saggi e racconti apparsi su giornali e riviste danesi e internazionali, come Frankfurter Allgemeine Zeitung Lettre Internationale, e dal 2014 è membro della giuria del prestigioso Premio letterario per la pace degli editori tedeschi. Nel dicembre 2016 la Germania l'ha nominata Ambasciatrice del patrimonio culturale europeo. Formatasi come economista, si è adoperata per la risoluzione di conflitti e crisi umanitarie in Tanzania, Mozambico e Bangladesh. Nel 1995 ha lasciato il suo lavoro alle Nazioni Unite per dedicarsi completamente alla letteratura. Le sue opere sono tradotte in ventotto lingue.

 

Immagina di essere in guerra è un libro che si tiene in tasca come avviene per un passaporto, di cui la copertina riprende formato e colore, ed ha il valore di un lasciapassare per intraprendere un viaggio che mai ci aspetteremmo di affrontare.

 Janne Teller, stimolando la nostra immaginazione, ci fa vivere in prima persona l’esperienza di un rifugiato di guerra: tra le pagine una storia che ci riguarda da vicino in un ribaltamento delle parti e dei punti di vista che ci costringe nella veste di protagonisti.  Avanzando nella lettura ci troviamo a vivere un’esperienza forte fatta di guerra, fame, freddo, abbandono della propria terra e di ogni cosa che fino al quel momento ci apparteneva.

“Dovresti essere felice. Ma non lo sei. La tua vita non è andata per niente come avrebbe dovuto. Qualcuno è venuto a rubartela e l’ha trasformata in un’altra cosa. Che non esiste né qui né là”.

L’esperimento sull’immaginazione cui invita il testo, spinge il lettore a calarsi in qualcosa di molto lontano dall’esperienza contemporanea occidentale: la guerra e la fuga necessaria per allontanarsene. L’autrice non generalizza, ma adatta il racconto ai diversi Paesi in cui pubblica il testo, richiamandone la storia e la geopolitica che ha contraddistinto il passato o prossima alla Storia attuale, nel tentativo di offrire uno scenario verosimile e noto già agli studenti delle medie.

Nel libro tradotto in italiano, il nostro Paese si trova in pieno regime nazionalista e imperialista, in conflitto con Austria e Francia, le città vengono bombardate, la popolazione è accomunata da fame, freddo, paura. 

La vostra famiglia è diventata un numero. Cinque. Nessun paese è disposto ad accogliere altri cinque profughi. Non nessun paese vuole questi europei degenerati. Gente spregiudicata, capace solo di corrompere le tradizioni di chi vive nella vera fede.

Guarda caso la meta ambita per allontanarsi dall’Occidente in guerra è il Medio Oriente dove la Primavera Araba offre prospettive di pace e rinascita.

Il racconto è reso ancora più coinvolgente dalle bellissime immagini realizzate da Helle Vibeke Jensen.

 

Laboratorio Ad Alta Voce… le pagine si raccontano

Si tratta di uno dei libri più amati dagli adolescenti che hanno conosciuto la Bill da vicino attraverso il corso di formazione ad Alta Voce… le pagine si raccontano presso la Biblioteca Collina della Pace.

Nella prima parte del laboratorio, vengono distribuiti fogli bianchi per prendere appunti. Gli adolescenti vengono invitati a chiudere gli occhi, durante la lettura ad alta voce, e a memorizzare di volta in volta le emozioni e le sensazioni fisiche provate. Tali sensazioni verranno trascritte sul foglio bianco e poi condivise nel gruppo. Dalla condivisione di questa esperienza sensoriale si passa al testo: gli/le alunni/e dovranno riportare al lato del periodo che è stato letto la sensazione fisica o interiore provocata dalla lettura.
Quando toccherà a loro leggere ad alta voce, ciascuno di loro dovrà modulare la voce adattandola alla sensazione provata: es.paura, brividi, freddo, nostalgia, impotenza, umido ecc ecc.
Il risultato è sempre sorprendente soprattutto per quel che concerne la diversità nell’interpretazione che è già un primo passo per calarsi nella veste dei protagonisti guardando da un altro punto di vista i nostri migranti. P.T.

In classe

Il testo consente inoltre di avviare in classe discussioni su tematiche rilevanti come l’integrazione, la diversità, le migrazioni approfondendo con l’occasione la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Unione Europea, l’ONU e l’istituzione delle organizzazioni umanitarie.

Parole chiave: pregiudizi, razzismo, immigrati, guerra, identità, immedesimazione

 

Videolettura a cura di Paola Tinchitella

 

Recensioni per approfondire:

 

Recensione da biblioragazziletture

Recensione da giovaniadulti.it

Recensione da bibliotecadolescenti

Recensione da Avvenire.it - Agorà

Recensione da youkid.it

Recensione da Rivistaethos.it

Recensione da direfareinsegnare

 

#IlMaggiodeiLibriBiblioCollinadellaPace 

#BILLonlineBibliotecaCollinadellaPace

 

19/06/2020 Pao.Tin.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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