"Il servo Jernej e la sua giustizia" (1907) è uno dei racconti più noti dello scrittore sloveno Ivan Cankar (1876-1918). Prosatore e saggista, è considerato il padre della lingua slovena contemporanea e figura di spicco nella storia culturale del suo Paese. Nella Slovenia di inizio Novecento, incastonata ancora nell’Impero austro-ungarico, si distinse per la personalità prorompente e il forte senso della giustizia sociale in quegli anni tumultuosi. Anche il racconto "Il servo Jernej e la sua giustizia" (Hlapec Jernej in njegova pravica, 1907), sorta di parabola nata come libello politico ma trasformatasi poi in una novella di intenso lirismo, pone il lettore di fronte a un interrogativo stringente: ha ragione, Jernej, licenziato brutalmente dal giovane possidente che ha appena ereditato il podere dal padre, a sentirsi padrone delle terre cui ha dedicato 40 anni di duro lavoro, praticamente la sua intera esistenza? O è solo un esaltato con una visione distorta della realtà? E, se c’è una giustizia su questa terra, potrebbe mai essere questa “la giustizia di Jernej”?

 

Presentazione della traduttrice dell’opera, prof. Maria Bidovec dell’Università di Napoli l‘“Orientale“

 

Introduce la prof. Jadranka Cergol Gabrovec dell’Università del Litorale (Univerza na Primorskem, Koper/Capodistria, Slovenia) 

 

Biblioteca Europea Via Savoia 13 Giovedì ore 17.30

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