sabato
30
gennaio
giovedì
28
gennaio
sabato
30
gennaio
Il mio maestro Janusz Korczak
28 - 30 gennaio 2021
Suggerimenti di lettura per la Shoah
La storia raccontata da
Itzchak Belfer, autore e illustratore del libro, è uno
splendido omaggio al dottor Janusz Korczak, un illuminato pedagogista ebreo che in un periodo storico estremamente duro, segnato dall’odio antisemita che andava dilagando in Europa, diede speranza a molti bambini accolti nell’orfanotrofio da lui fondato a Varsavia. Creatore di un innovativo metodo pedagogico, rivoluzionario quanto le teorie di Maria Montessori, Korczak aveva dato alla
Casa degli Orfani una particolare organizzazione, basata sulla libertà dei piccoli ospiti e sul rispetto delle esigenze di ciascun bambino, messo nelle condizioni di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e al contempo di individuare le proprie attitudini, facendo emergere il meglio di sé.
Testimone privilegiato di tale esperienza è stato proprio l’autore del libro, accolto nell’orfanotrofio all’età di sette anni e rimastovi fino ai quindici, un tempo che gli fu sufficiente per ricevere i giusti stimoli e scoprire la propria passione per l’arte, divenuta poi la sua professione. Fuggito in Russia durante l’occupazione nazista, Belfer riuscì così a scampare all’Olocausto, trasferendosi al termine della guerra in Israele, dove fa tuttora il pittore e lo scultore, dedicandosi in particolar modo al ricordo del suo maestro, morto invece nel campo di concentramento di Treblinka insieme ai piccoli orfani ebrei che fino all’ultimo non volle abbandonare, rifiutandosi di emigrare in Israele pur di restare accanto a loro.
Il libro è disponibile per il prestito sul Bibliotu in versione cartacea e in formato ebook.
Testimone privilegiato di tale esperienza è stato proprio l’autore del libro, accolto nell’orfanotrofio all’età di sette anni e rimastovi fino ai quindici, un tempo che gli fu sufficiente per ricevere i giusti stimoli e scoprire la propria passione per l’arte, divenuta poi la sua professione. Fuggito in Russia durante l’occupazione nazista, Belfer riuscì così a scampare all’Olocausto, trasferendosi al termine della guerra in Israele, dove fa tuttora il pittore e lo scultore, dedicandosi in particolar modo al ricordo del suo maestro, morto invece nel campo di concentramento di Treblinka insieme ai piccoli orfani ebrei che fino all’ultimo non volle abbandonare, rifiutandosi di emigrare in Israele pur di restare accanto a loro.
Il libro è disponibile per il prestito sul Bibliotu in versione cartacea e in formato ebook.